Seconda parte dell'itinerario di un mese nella terra dei canguri.
On the road da Adelaide a Malbourne passando per la Great Ocean Road con una puntatina a Kangaroo Island.
Adelaide – 1 notte
Kangaroo Island – 2 giorni e 1 notte
Dopo aver visitato Perth, Darwin e il Kakadu National Park, in aereo da Darwin arriviamo ad Adelaide per raggiungere Cape Jervis l'indomani mattina e imbarcarci per Kangaroo Island, situata a poco più di 110 km a sud-ovest delle coste di Adelaide. Anche qui la macchina a noleggio è d'obbligo per poter girare l'isola che è lunga 150 km. Noi come al solito l'abbiamo noleggiata in aeroporto e poi traghettata sull'isola. Fate molta attenzione alla guida: evitate di guidare dal tramonto all'alba per la presenza di parecchi animali che possono essere investiti o provocare gravi incidenti, su quest'isola infatti ci sono i canguri rossi, quelli di taglia molto più grande rispetto ai wallaby.
In circa 40 minuti di navigazione raggiungiamo Penneshaw e dopo una sessantina di chilometri siamo a Kingscote, l'unica vera cittadina dell'isola.
L'isola è un vero luna park per gli amanti degli animali; qui non ci sono solo canguri in quantità, anche tanti koala nel loro habitat come difficilmente vi capiterà di vederne altrove. E poi ancora gli emù, i pellicani, numerose specie di uccelli e soprattutto, nella parte sud dell'isola - quella rivolta verso il Polo Sud per intendersi - decine di otarie della Nuova Zelanda e leoni marini.
Il giorno dell'arrivo lo dedichiamo all'avvistamento delle otarie spiaggiate a Seal Bay e dei koala intenti a poltrire sugli alti rami di eucalipto.
In serata partecipiamo alla visita guidata per vedere i pinguini che tornano a riva a passare le notte. Abbiamo fatto questa escursione con il Kangaroo Island Penguin Centre di Kingscote.
Il secondo giorno lo dedichiamo alla distilleria di eucalipto di Emu Ridge Eucalyptus.
Proseguiamo verso la punta più occidentale dell'isola fino a raggiungere il Flinders Chase National Park, il posto ideale per ritrovarsi circondati da canguri fin nel parcheggio, nonché koala, possum e, con un po' di fortuna come noi, anche l'echidna.
Nella parte sud-orientale del parco si raggiunge il Cape du Couedic, con un suggestivo faro, e un sentiero che conduce all'Admirals Arch, un arco naturale nella roccia creato dall'erosione delle acque del mare, rifugio prediletto dai leoni marini sparsi un po' ovunque sugli scogli.
Andando ancora verso est si trovano i Remarkable Rocks, una collezione di massi di granito a strapiombo sul mare scolpiti dal vento.
Nel pomeriggio salutiamo Kangaroo Island per fare ritorno sulla terra ferma e proseguire verso Victor Harbor dove passiamo la notte.
Altre escursioni consigliate ad Adelaide
Penisola Fleurieu: questo lembo di terra di estende per 112 km a sud di Adelaide ed è tutto un susseguirsi di spiagge ideali per il surf ma anche baie riparate e aree riservate alla pesca. Nell'entroterra c'è una campagna splendida, fatta di mandorli, vigneti e parchi naturali con bellissimi sentieri.
Coober Pedy: questa insolita cittadina dell'Outback si trova a 860 km a nord-ovest di Adelaide e la sua particolarità è quella di essere la zona dove si estrae quasi tutto l'opale del mondo. Potrete visitare la miniera e seguire le fasi di lavorazione della pietra fino al gioiello, che ovviamente potete acquistare.
Adelaide – Melbourne 3 notti e 3 giorni
Da Victor Harbor partiamo di mattina presto direzione Mount Gambier, città che sorge sulle pendici di un vulcano estinto con tre crateri e due laghi vulcanici tra cui il misterioso Blue Lake.
Questo lago ha la particolarità di avere un colore grigio durante tutto l'anno, tranne che nel mese di novembre e in generale durante l'estate australe, quando misteriosamente si tinge di un blu brillante. E in che mese siamo noi? Ma in novembre!
Vicino alla città ci sono le grotte di Tantanoola che alla fine dell'800 divennero famose perché apparente rifugio di una tigre che terrorizzava gli abitanti della zona. Quando il terribile felino fu ucciso, si accorsero che in realtà si trattava di un lupo marsupiale tipico del posto. Oggi quell'animale è estinto; tuttavia per gli amanti del genere è possibile ammirarne la salma imbalsamata esposta al Tantanoola Tiger Hotel.
A Mount Gambier passiamo la notte, casomai ve lo chiedeste, in un altro albergo!
Il mattino dopo percorriamo la strada costiera forse più famosa del mondo: la Great Ocean Road, costruita dai reduci della Prima Guerra Mondiale in sostituzione di una pista impraticabile per buona parte dell'anno.
La strada passa attraverso scogliere e spiagge sabbiose per circa 200 km e permette di ammirare la bellissima linea costiera del Victoria.
Si viene fin qui però per il Port Campbell National Park, un parco costiero che si trova oltre Princetown, dove le onde hanno modellato le scogliere calcaree creando grotte, anfratti, archi e sculture marine vere e proprie, come i Twelve Apostles o Dodici Apostoli - torrioni rocciosi in mezzo al mare creati dall'erosione del mare e del vento – e il London Bridge, con le sue meravigliose arcate naturali.
Non appena arriviamo in prossimità dei Dodici Apostoli anziché il rumore del mare sentiamo quello dell'elicottero che porta i turisti in volo sui pinnacoli che non sono visibili dalla terra ferma. La prima impressione è stata veramente pessima, tra elicottero e gente in fila per farsi la foto nei punti panoramici, siamo andati via molto delusi.
Il giorno dopo, prima di proseguire il nostro on the road e arrivare a Melbourne, ci siamo alzati presto e siamo tornati al parco. C'eravamo solo noi e i Dodici Apostoli: niente elicotteri, niente code, niente di niente, solo i pinnacoli avvolti in una bruma molto suggestiva e tanto silenzio...
Altre escursioni consigliate
Lorne Forest Park: parco ricco di sentieri che si snodano tra felci e eucalipti, fiancheggiando fiumi e ruscelli fino alle cascate, con punti panoramici mozzafiato sulla baia.
Naracoorte Caves National Park: in questo sito Patrimonio dell'Umanità è possibile ammirare l'ambiente ricreato della foresta pluviale che ricopriva la zona 200.000 anni fa, nonché la ricostruzione a grandezza naturale di alcuni degli animali preistorici che abitavano la zona.
Da segnalare anche il distretto di produzione vinicola di Coonawarra e Bool Lagoon, un'area paludosa con un ecosistema unico. Proseguendo da Apollo Bay si raggiunge l'Otway National Park, un parco poco frequentato dove è possibile avvistare i koala sugli alberi.
Il nostro itinerario fai da te in Autralia non finisce qui: prossimo appuntamento con il Red Centre.
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