Una volta a destinazione, qualora arriviate la sera tardi, sarebbe meglio aver fissato dall'Italia una o due notti in albergo. Vi consentirà di salire su un taxi con la leggerezza d'animo di avere un posto dove andare.
In India è possibile, oltre che vivamente consigliato, prendere un taxi prepagato, rivolgendosi allo sportello che di solito è piazzato nelle vicinanze dell'uscita dall'aeroporto. Almeno sarete sicuri che il tassista vi condurrà immediatamente al vostro albergo, evitando giri inutili al solo fine di farvi spendere di più: meglio lasciare una mancia per un servizio efficiente, piuttosto che farsi estorcere denaro girando intorno a una piazza!
Come scegliere un albergo in India
Successivamente, quando dovrete scegliere una nuova stanza, chiedete sempre che vi venga mostrata prima di accettarla. Tenete conto che ogni spazio attiguo, come una terrazza o un giardino, vale oro per vostro figlio che potrà così giocare non per forza chiuso in camera. Anche un ristorante nelle vicinanze che ispiri fiducia servirà per consumare i pasti senza dovervi per forza spostare con un mezzo. A riguardo ricordate che gli indiani sono lenti nel preparare i cibi, soprattutto al di fuori delle grandi città: cercate quindi di non arrivare al ristorante affamati.
Come abituarsi al clima in India
Considerate anche il cambio improvviso di clima; noi siamo partiti a gennaio, quindi abbiamo dovuto affrontare il passaggio repentino dal freddo al caldo. Tenete d'occhio vostro figlio e fategli bere acqua il più possibile (naturalmente in bottiglia), senza aspettare che chieda lui di bere; controllate poi che urini regolarmente e non di colore troppo scuro, che indica poca assunzione di liquidi. Successivamente potete integrare i liquidi necessari anche con della frutta rigorosamente da sbucciare, ma all'inizio acqua a volontà.
Se il vostro viaggio prevede un soggiorno al mare, ricordatevi di mettere la crema solare al vostro piccolo; su questo non lesinate, ma acquistatene una prima di partire di ottima qualità. Ovviamente valgono le solite precauzioni sulle ore di esposizione ai raggi solari, ma tenete conto che a certe latitudini sono molto più potenti che nel Mediterraneo. Evitate di portarvi dietro ingombranti giocattoli da spiaggia; resterete piacevolmente sorpresi quando vedrete vostro figlio giocare con un legnetto e un guscio di cocco a mo' di barchetta.
Viaggiare con i mezzi pubblici in India
Farete senz'altro delle tappe e viaggiare con i mezzi pubblici in India è un'esperienza imperdibile; mio figlio andava pazzo per i risciò, di sicuro perché quando sfrecciano per le affollate strade indiane sembra di essere in un video game. Quando vi capiterà di prendere un treno o un autobus, tenete conto che gli orari di arrivo a destinazione sono molto approssimativi; quindi se avete la necessità di arrivare per tempo in un posto, quando ad esempio dovete prendere un aereo, non partite con l'ultimo mezzo disponibile, anche se l'orario di arrivo coincide con quello del vostro volo. Gli imprevisti in India sono la quotidianità, soprattutto negli spostamenti. Ci è capitato di fare un tragitto lungo oltre quattro ore, senza che il conducente facesse alcuna sosta; inevitabilmente un bambino può aver bisogno di andare in bagno, e quando anche il nostro doveva fare la pipì abbiamo utilizzato una bottiglia di plastica. So che la cosa può lasciare perplessi ma l'autista aveva una gran fretta e nessuna intenzione di fermarsi, considerando un viaggio di quattro ore non abbastanza lungo da prevedere una sosta. Questo comunque è stato un caso limite, di solito gli indiani sono molto più rilassati.
Consigli su come vivere un viaggio in India con bambini
Oziare comodamente in spiaggia o leggere un libro sdraiati sull'amaca sono fra le mie attività preferite nei momenti di relax. Questi però hanno subito un'inevitabile riduzione da quando viaggio con mio figlio. Per riuscire a godersi al meglio il momento di riposo, predisponete le vostre giornate in modo che ci sia equilibrio fra le escursioni che piacciono ai grandi e i passatempi che vostro figlio preferisce; in questo modo anche lui avrà soddisfazione da tanta attività e la sera si addormenterà che è un piacere. In ogni località indiana, grande o piccola che sia, ci sono degli spazi dedicati ai bambini, che possono essere dei fantastici parchi gioco, oppure delle semplici altalene arrugginite dove si riuniscono i bimbi del posto per giocare. A volte sono di proprietà privata ma, con un immancabile sorriso sulle labbra e dei modi gentili, state pur certi che i vostri figli saranno accolti a braccia aperte dalle famiglie del posto. Anzi, non immaginate nemmeno quale argomento di conversazione siano i figli, con le loro abitudini, la scuola, l'altezza o il colore dei capelli, per le orecchie di una giovane mamma indiana. E qui verrà fuori tutta la genuina curiosità di questo popolo, un aspetto con cui dovete assolutamente avere un contatto, per dire di essere davvero stati in India. Anche nei parchi pubblici, vostro figlio verrà immediatamente avvicinato dai bambini del posto che lo coinvolgeranno nei loro giochi; aspettatevi anche che un babbo indiano vi chieda di fare una foto dei bambini in gruppo, e naturalmente farete lo stesso anche voi: le fotografie sono la memoria più immediata, la via più breve per ricordare un'esperienza e riviverne le emozioni.
Nei momenti di contatto con bambini che vivono in un paese che è sì in via di sviluppo, ma anche afflitto da una povertà che lascia sgomenti, evitate che vostro figlio faccia sfoggio di giocattoli troppo costosi. A parte un paio di macchinine e un orsacchiotto con cui dorme, non abbiamo portato altro dall'Italia. Casomai in alcune occasioni gli abbiamo acquistato un piccolo giocattolino da una bancarella; so che non sono a norma come i nostri ma se doveste considerare tutto ciò che non è a norma in India, i giocattoli sarebbero il male minore.